Al Collegio Universitario S. Caterina di Pavia “Quaquaraquà, ominicchi e altri: mafia e società secondo Sciascia”

Prosegue il ciclo di incontri  pubblici “Le mafie nella letteratura” organizzato in occasione del corso universitario “Storia delle mafie italiane” tenuto dal professor Enzo Ciconte presso il Collegio S. Caterina e riconosciuto dall’Università di Pavia e dalla Scuola Universitaria Superiore IUSS di Pavia, un piccolo festival tra letteratura e impegno che vede protagonisti magistrati, esperti, giornalisti e scrittori.

Michele Prestipino

Giovedì 7 novembre, ore 21, si ricorda Leonardo Sciascia e il suo capolavoro “Il giorno della civetta” per l’incontro “Quaquaraquà, ominicchi e altri: mafia e società secondo Sciascia” saranno presenti Michele Prestipino, Procuratore aggiunto DDA di Roma e lo scrittore e giornalista Gaetano Savatteri.

Michele Prestipino è stato sostituto procuratore a Palermo, dove ha svolto indagini importanti, dallo scandalo delle «talpe» nella procura alle connessioni tra mafia, politica e sanità. Ha condotto le indagini sulle diverse articolazioni del sistema Provenzano, da quelle economico finanziarie a quelle operative e militari, che hanno portato all’arresto del capo di Cosa Nostra nel 2006, dopo quaranta anni di latitanza. Da novembre 2008 è stato procuratore aggiunto presso la Direzione distrettuale antimafia di Reggio Calabria, dove indaga sulla organizzazione criminale della ‘ndrangheta calabrese e sulle sue ramificazioni economiche nel nord Italia. Dal settembre 2013 è procuratore aggiunto di Roma dove ha partecipato all’inchiesta “Mondo di Mezzo”. Ha pubblicato “Il codice Provenzano”;  “Il virus criminale. Come la ‘ndrangheta ha infettato l’Italia”; “Il Contagio”. Nel 2019 è uscito per Laterza “Modelli criminali. Mafie di ieri e di oggi”. 

Gaetano Savatteri è nato a Milano nel 1964, da genitori di Racalmuto il paese di Leonardo Sciascia. A dodici anni è tornato in Sicilia, proprio a Racalmuto. Qui nel 1980 ha fondato il periodico “Malgrado tutto”, testata giornalistica che nel primo numero presentava un articolo di Sciascia. L’autore de “Il giorno della civetta” restò sempre affezionato a quel foglio locale, e spesso su quelle pagine si sono ritrovati altri interventi dello scrittore. Attorno alla testata, si sono raccolte molte altre firme come quelle di Gesualdo Bufalino, Vincenzo Consolo, Andrea Camilleri. Nel 1984 Savatteri comincia a lavorare come cronista nella redazione di Palermo del Giornale di Sicilia. In seguito si trasferisce a Roma, prima come inviato dell’Indipendente,  poi come collaboratore del Tg3. Dal 1997 è giornalista al Tg5. Savatteri è autore di vari romanzi, il primo “La congiura dei Loquaci” nel 2000.  

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